Oggi volevo parlarvi della magia del Bianco Nero
sto pian piano iniziando a prendere familiarità con questo strumento del sito.
Si potrebbe pensare che fare una Fotografia in Bianco e Nero sia una cosa semplice:
basta scattare e poi con qualsiasi software di editing desaturare l’immagine fino a privarla dei colori che contiene.
Niente di più vero e niente di più sbagliato: dipende da quale sia il nostro obiettivo (e non intendo la lente che montiamo sulla reflex..)
È vero se quello che vogliamo ottenere è un’immagine semplicemente desaturata, da postare su un qualsiasi social e finita lì; è sbagliatissimo se vogliamo raggiungere un risultato che porti l’osservatore a provare qualcosa di fronta la nostra immagine.
Un Bianco Nero ben fatto è pura magia!
La complessità del mondo che siamo abituati a vedere, immerso nei suoi colori, ci distrae, ci rende assuefatti, fa sì che occhi e cervello, bombardati da continui stimoli visivi, tendano a dare per scontato che ogni cosa abbia un proprio colore e che questo colore sia intrinseco all’oggetto stesso.
Un prato è verde così come un cielo è blu (grigio quando nuvoloso, certo..) il mare, i volti delle persone che conosciamo, una foglia (a parte quando esplode l’autunno ma quella è un’altra storia..) e così via: siamo abituati a vedere a colori e ad associare un colore a tutto ciò che possiamo immaginare.
Qui inizia il Bianco Nero!
Un buon Bianco Nero è pura essenza, ma è anche tecnica e studio;
è la capacità di riuscire a “vedere” in B/N prima ancora di scattare la nostra immagine.
È saper stupire, togliendo le “distrazioni” del colore puntando dritti alla sostanza delle cose, alla loro forma, per arrivare in maniera diretta alle persone che osservano l’immagine.
Ansel Adams, il Maestro
È per me il Maestro nella fotografia in bianco nero, un approfondito studio del suo “uso delle zone” mi ha portato a risultati interessanti;
Vi invito con calma a leggere e ad approfondire l’articolo sul link, molto ben strutturato.